Granulometria

Per granulometria si intendono le dimensioni assolute dei componenti di un sedimento.

Le varie classi granulometriche sono stabilite dalla scala di Udden-Wentworth, che definisce ad esempio come ciottoli i clasti con dimensioni assolute comprese tra 4 e 64 mm.
Inoltre essa distingue 4 differenti classi granulometriche:

- granuli con diametro > 2 mm ricadono all’interno della granulometria ruditica (ciottoli, granuli, massi);
- tra 2 e 0,0625 mm si ricade invece nel campo arenitico (sabbie grossolane, medie o fini);
- tra 0,0625 e 0,0039 ricadono invece sedimenti a granulometria siltitica (silt o "limo");
- al di sotto (<0,0039 mm) vi sono le argille (granulometria lutitica)

Macroscopicamente è impossibile distinguere i granuli siltitici da quelli argillosi e pertanto sono solitamente classificati assieme come sedimenti pelitici.

Le rocce terrigene seguono questa stessa classificazione, prendendo il nome dal tipo di clasti che le compongono:

- Conglomerato/breccia: granulometria ruditica
- Arenaria: granulometria arenitico
- Siltite: granulometria siltitica
- Argillite: granulometria lutitica

Per identificare la classe granulometrica si possono utilizzare speciali setacci che, facendo colare l’acqua mista al sedimento, trattengono i clasti di una certa dimensione, lasciando passare sia l’acqua che i grani più fini, che però cadono nel setaccio inferiore, che ha maglie più strette e trattiene sedimenti ancora più minuti: in questo modo si possono separare efficacemente ghiaie da sabbie medie o fini e da silt, mentre l’argilla si accumula assieme all’acqua nell’ultimo contenitore.

Altrimenti una stima può essere effettuata mediante i comparatori visivi di Bocelle, utili anche per stimare le percentuali dei vari componenti.